PAOLO GALIANO:
IL PRETIOSUM DONUM DEI (con
presentazione di M. Marra).
Ed. Simmetria – pp. 144, dodici illustrazioni a colori.
Prezzo: 28 € (per le Librerie presso cui reperirlo
si veda il sito www.simmetria.org).
Tra le opere di Alchimia del Medioevo, il Pretiosum donum Dei ha un posto di
particolare rilievo essendo uno dei primi trattati illustrato con immagini che simboleggiano
le Operazioni alchemiche attraverso le figure e i colori con cui esse sono
dipinte.
La traduzione di un manoscritto del XV secolo (ms Guelf.
77.2 Aug. 8° della Biblioteca di Wolfenbüttel, dal quale sono tratte le dodici
illustrazioni presenti nel testo) consente di leggerlo in uno dei più antichi testi
originali ed integrali, forse ancora più antico di quanto si ritenga come
sembra di poter affermare sulla base di alcune frasi contenute in questa
redazione del Donum Dei, la quale
presenta differenze interessanti rispetto ai manoscritti sia contemporanei che di
epoca successiva. con i quali esso viene comparato nelle note che accompagnano
sia la trascrizione che la traduzione del codice.
Nell’Introduzione vengono puntualizzati due argomenti
concernenti la storia dei testi alchemici: l’attribuzione o meno del testo a
Georges Aurach, attribuzione che l’Autore contesta sulla base delle evidenze
derivanti dai codici e dai testi a stampa presi in esame, e i rapporti
intercorrenti tra il Pretiosum donum Dei,
il Rosarium philosophorum e lo Speculum alchimiae, attribuito esplicitamente
dagli amanuensi a Frate Elia in sei diversi codici. Quest’ultimo, poco conosciuto
tra gli studiosi di Alchimia, è ampiamente citato dagli altri due testi ben più
noti, il che consente di trarre importanti deduzioni sulla diffusione di esso tra
gli scrittori di Alchimia del tempo, facendo dello Speculum uno dei punti di riferimento della ricerca alchemica nel
XV secolo e forse ancora prima.
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